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CASA TINACCI

  Alcune informazioni su San Gimignano  

San Gimignano

LA STORIA

Per quanto riguarda la nascita della città, sin dalle origini, non abbiamo testimonianza certe. Sono due le più attendibili. La prima è quella risalente al VI° secolo avanti Cristo, quando il popolo Etrusco proveniente da Volterra, insediò la Val d’Elsa alla ricerca di nuove terre da abitare e coltivare, e proprio qui, nel cento dell’attuale città, si fermò, costruendo un nuovo villaggio chiamato SILVAN, in onore al proprio Dio dei Boschi. Infatti numerosi resti e tombe testimoniano la presenza degli etruschi nella nostra terra. La seconda è una leggenda che narra la storia di Silvio, un giovane romano, che dopo la congiura di Catilina, fuggì da Roma, e giunto nella Val d’Elsa fu talmente soddisfatto dalla sua bellezza, che decise di abitarci e costruirci un villaggio, al quale dette il nome SILVA, o SELVA.

SILVAN, SILVA o SELVA è rimasto come nome della città fino al IV° secolo dopo Cristo quando il Re Totila portava distruzione e morte dovunque passasse. Il popolo impaurito da quest’ultimo costruì una chiesa, probabilmente dove sorge adesso l’attuale duomo, in onore a San Geminiano, vescovo di Modena del IV secolo, che salvò miracolosamente la propria città dalle invasioni dei Goti.

Il popolo per sentirsi ancora più protetto cominciò a costruire le proprie abitazioni intorno all’edificio di culto. Col passare del tempo il popolo volle chiamare il proprio villaggio non più Silva ma SAN GEMINIANO, che con una volgarizzazione successiva, con l’arrivo dei Longobardi in Toscana divenne SAN GIMIGNANO. Il periodo di massimo splendore di san Gimignano è stato attorno al XII - XIII secolo quando era un grande centro di mercato agricolo e vennero costruiti i maggiori edifici della città, tra cui anche le case-torri dei nobili, che se ne potevano contare ben 72 contro le 14 rimaste oggi.

VIA SAN GIOVANNI

Via SAN GIOVANNI ha inizio dall’omonima Porta, che fu costruita sull’ultima cinta muraria, che proteggeva la città da questo lato. La Porta tutta fatta in pietre fu costruita e aperta nel 1262 e poco dopo fu sormontata dalla cosiddetta CASTELLACCIA, fatta di mattoni con stemmi e sei archi trilobati sorretti da mensole, che serviva per la guardia delle sentinelle notturne. In alto a sinistra possiamo notare anche un campanile che appartiene alla chiesa seicentesca detta CHIESA DELLA MADONNA DEI LUMI, in stile barocco, la cui navata centrale era al di sopra la Porta San Giovanni, demolita poi in futuro alla fine dell’Ottocento. All’interno della Porta è ancora visibile in pochi frammenti un affresco della Madonna e delle due navate laterali. Attraversando la Porta si giunge in Via San Giovanni, dove camminando verso la piazza possiamo ammirare molti palazzi medioevali, ognuno con un proprio stile.

Più avanti sulla destra possiamo notare un TABERNACOLO DI SEBASTIANO MAINARDI, che rappresenta La Madonna col Bambino, un pittore del Quattrocento, sangimignanese, allievo della scuola di Domenico Ghirlandaio. Cinquanta metri più avanti del tabernacolo, sullo stesso lato, troviamo la CHIESA ROMANICA DI SAN FRANCESCO, della quale rimane solo la facciata, completamente in pietra bianca e nera con dei archi ciechi di tipo pisano e delle colonne allungate in stile francese con capitelli scolpiti. Sopra la porta centrale è scolpita la croce dei Gerosolimitani, un ordine cavalleresco nato per la difesa del Santo Sepolcro e in futuro trasformato nell’assistenza dei viandanti e pellegrini. Salendo ancora per la via, si erge PALAZZO PRATELLESI, ricavato in un convento di Santa Caterina. Palazzo di grandissima eleganza con finestre gotiche a bifora e con tre piccole arcate a tre lobi sormontate da arcatelle in cotto. Più avanti possiamo ammirare anche lo splendido Palazzo turrito Campatelli.

Salendo ancora giungiamo a termine della magnifica via con L’ARCO DE’ BECCI E CUGNANESI, con a fianco due torri duecentesche, una a destra e l’atra a sinistra. Questo fa parte della prima cerchia muraria, posto a scopo difensivo.

VIA SAN MATTEO

La Via San Matteo, la seconda via principale della città, insieme a Via San Giovanni è considerata la più nobile per il numero di edifici medioevali. Scendendo dalla Piazza del Duomo, sulla sinistra possiamo notare in tutto il loro splendore, LE TORRI GEMELLE della famiglia Salvucci, mentre sulla destra abbiamo LA TORRE PETTINI.

Proseguendo ancora attraversiamo L’ARCO DELLA CANCELLERIA, in pietra, uscita meridionale della città, facente parte del muro di cinta della prima cerchia muraria, con a fianco il PALAZZO DELLA CANCELLERIA, risalente al XIV secolo, con tre porte ad arco e due bifore sormontate da archetti trilobi ed una bellissima monofora al primo piano. Accanto a quest’ultimo palazzo notiamo LA CHIESA DI SANTO BARTOLO, dedicata ad un santo locale, il quale si dedicava alle cure dei lebbrosi. La chiesa, risalente al 1173, ha la facciata in mattoni con archetti ciechi su due piani, cinque per ogni piano, secondo lo stile romanico duecentesco. Anche qui possiamo notare l’influenza francese come nella Chiesa di San Francesco. Sull’architrave della porta centrale si trova la croce dell’ordine dei Templari in travertino. L’interno è spoglio, ma possiamo notare ancora l’architettura romanica ad una sola navata. Proseguendo per Via San Matteo, dallo stesso lato della Chiesa di Santo Bartolo, s’ incontra il PALAZZO NOMI PESCIOLINI, una bellissima costruzione fiorentina della fine del XIII secolo, dove possiamo notare due stile molto diversi: alla base una costruzione fatta di grosse pietre arenarie e nella parte alta costruita con mattoni in cotto e due piani di bifore.

Prima di arrivare al termine della via possiamo notare altri palazzi, tra cui: PALAZZO BACCINELLI, PALAZZO FRANCARDELLI, PALAZZO TINACCI, PALAZZO VICHI e PALAZZO MAINARDI. La Via termina con la bella PORTA SAN MATTEO, facente parte della seconda cinta muraria, risalente al 1262, formata da grandi blocchi di pietra di tipo senese. Vedendo la Porta dalla parte esterna notiamo che è composta da due archi: uno acuto e l’altro a sesto ribassato.

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